«Odio l'estate» di Aldo, Giovanni e Giacomo arriva in Svizzera
- Michela Dal Toso
- 4 feb 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 4 mar 2020
L’attesissimo film dei tre comici arriverà finalmente con tanta attesa il 6 febbraio in tutte le sale della Svizzera tedesca.

«Odio l'estate» è un film del 2020 diretto da Massimo Venier con protagonisti Aldo, Giovanni e Giacomo, Lucia Mascino, Carlotta Natoli, Maria Di Biase, Davide Calgaro, Ilary Marzo, Melissa Marzo, Sabrina Martina, Edoardo Vaino, e con la fantastica partecipazione di Massimo Ranieri e di Michele Placido. Negli ultimi tre anni i componenti del trio avevano intrapreso percorsi diversi: Aldo ha recitato senza i suoi due storici compagni nel film «Scappo a casa» di Enrico Lando, Giovanni si è occupato del suo ultimo libro «Niente panico, si continua a correre» ed infine Giacomo è stato impegnato negli spettacoli teatrali «Fare un'anima» e «Chiedimi se sono di turno». «Odio l'estate» segna il ritorno dietro la macchina da presa di Massimo Venier che aveva già lavorato con il trio nei film di successo «Tre uomini e una gamba», «Così è la vita», «Chiedimi se sono felice», «La leggenda di Al, John e Jack». Aldo, Giovanni e Giacomo stavolta in questo film, interpretano tre personaggi che non si conoscono tra di loro, hanno vite estremamente differenti e soprattutto non hanno alcuna intenzione di passare insieme le ferie. Giacomo è un prestigioso dentista e ha un tenore di vita medio-borghese, Giovanni è un venditore di accessori per scarpe sull’orlo del baratro e Aldo apparentemente nullafacente, ma con una famiglia molto unita nonostante il figlio abbia una condanna dal tribunale dei minori. Le tre famiglie, partono per le vacanze al mare su un'isola della Puglia, raggiungendo una casa affittata sulla spiaggia. All’arrivo, però, scoprono che a causa di un errore da parte dell'agenzia di viaggi, hanno affittato tutti la stessa abitazione e nello stesso periodo. L’unica soluzione, ormai, è quella di convivere tutti assieme forzatamente, dividendosi i propri spazi. La convivenza all’inizio tumultuosa e non esente da litigi ed incomprensioni fa avvicinare i tre capifamiglia che iniziano a confrontarsi tra di loro, cercando appoggio e sicurezza sulle problematiche personali della loro vita. Dopo un primo viaggio in macchina alla ricerca del cane di Aldo che si era smarrito, i tre ne affrontano un secondo, stavolta a caccia del figlio di Giacomo, che era scappato a Follonica da una sua amica di penna danese dopo un litigio con il padre. Mentre tornano da Follonica, i tre protagonisti fanno tappa al concerto estivo di Massimo Ranieri, idolo indiscusso di Aldo da sempre. Questo evento segnerà profondamente il legame di amicizia tra loro. Nel mentre anche le tre mogli, che avevano iniziato col piede sbagliato, cominciano ad unirsi, divertendosi come se fossero delle adolescenti. Le giornate in spiaggia e le cene tutti insieme alla sera sono tutti avvenimenti che fanno avvicinare le tre famiglie e arrivano ad essere molto coese. La pellicola è una splendida commedia all’italiana che diverte in un crescendo emozionale e, tra battute e un poderoso colpo di scena, ricorda che si può far ridere di gusto senza sfiorare neppur lontanamente la banalità, raccontando l’animo umano e le sue debolezze meglio di un dramma. I dialoghi effervescenti mettono a nudo i personaggi e il loro vissuto, ma la potenza del racconto si scopre quando si esce dal cinema e ci si rende conto che quegli stessi personaggi hanno lasciato dentro un segno e una morale da insegnare. Gli sceneggiatori sono riusciti ad unire la satira alla riflessione che accompagna lo spettatore nei giorni a venire, come solo il giusto mix di divertimento e malinconia può determinare. «Odio l’estate» è come abbiamo detto in apertura, un ottimo tributo all’intera carriera di Aldo, Giovanni e Giacomo, con una storia semplice ma funzionale, con una comicità originale e mai volgare, condita da un cast esilarante.
Il film in Svizzera:

Baden
Basel
Bellinzona
Bern
Chur
Dietlikon
Ebikon
Locarno
Lugano
Mendrisio
Oftringen
Olten
Schaffhausen
Solothurn
Spreitenbach
Wil
Zürich
Commentaires