- Michela Dal Toso
- 29 gen 2020
Aggiornamento: 29 feb 2020
Una commedia malinconica su un terzetto di settantenni che vogliono andarsene da Roma per iniziare una nuova vita all’estero.


«Cittadini del mondo» è un film italiano, che in Svizzera esce il 12 marzo 2020. È diretto e interpretato da Gianni Di Gregorio e vede come personaggi principali, oltre che lo stesso Di Gregorio, Ennio Fantastichini, Giorgio Colangeli, Roberto Herlitzka e Daphne Scoccia. Gianni Di Gregorio ha iniziato la sua carriera di regista non più giovane, dopo aver lavorato come sceneggiatore, specie in Gomorra e altri film di Matteo Garrone. Nel 2008, finalmente si concede il suo debutto alla regia con «Pranzo di ferragosto», una commedia sulla terza età in cui i suoi personaggi sono sempre pieni di umanità seppure fragili. Dopo «Buoni a nulla» del 2014, Gianni Di Gregorio torna dietro la macchina da presa con quest’ultimo film, presentato inizialmente con il titolo di lavorazione «Cittadini del mondo». È una commedia dal sapore nostalgico che racconta la storia di tre settantenni alla disperata ricerca di una nuova vita. I protagonisti del film sono Attilio, Giorgetto e il Professore, tre uomini originari di Roma che vorrebbero compiere un viaggio all'estero, con la speranza di ridare un tocco di colore alle loro grigie, noiose e malinconiche vite. Giorgetto e il professore sono amici da sempre. Tra un bicchiere di vino e una passeggiata a Trastevere discutono della pensione che non basta mai e che probabilmente dovrebbero spendere altrove, in un paese straniero in cui la vita costi meno e il ritiro sia più dolce. A loro si aggiunge Attilio che non possiede una pensione ma sopravvive restaurando mobili. Le loro vite sono in declino e la loro anzianità li sta logorando in una triste esistenza di quartiere, mentre tutti e tre sognano un futuro fuori dall’ Italia e si auspicano di cambiare vita. Dopo aver consultato un «esperto» di pensioni statali all'estero, optano per le Azzorre. Stabilita una cassa comune e presa la prima lezione di portoghese, si preparano scrupolosamente per la partenza ma una variabile maggiore si impone e i tre protagonisti non riescono a partire. Il film segna anche l'ultima interpretazione di Ennio Fantastichini, deceduto il 1° dicembre 2018 al termine delle riprese. Di Gregorio ricorda Fantastichini con queste parole: «Ennio è stato un uomo e un attore straordinario, che nascondeva dietro la sua spumeggiante leggerezza una grande tensione artistica e morale e ha trasformato il suo personaggio in un archetipo. Per tutti noi che abbiamo fatto questo film è un'enorme assenza». Questo film non ha effetti speciali o scenari ricostruiti ma una storia raccontata tra i vicoli di Trastevere e i suoi caffè, dove le persone si ritrovano per chiaccherare, oziare, raccontarsi, condividere idee e proposte. Il soggetto è la «favolosa pensione» degli italiani all'estero, trai vantaggi fiscali e il sole abbagliante. «Cittadini del mondo» è un film di strada, luogo di convivialità con confini ben precisi, in cui le solitudini dei protagonisti si rifugiano per non rimanere troppo a intristirsi a casa, dove non li aspettano mogli o famiglie numerose. In questo sta la loro unica modernità, sembrano più caratteri usciti da un immaginario a fumetti o dai sodalizi più nobili della commedia italiana, come «I soliti ignoti» del grande Mario Monicelli.