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Alla scoperta della magica Laguna di Venezia

Le isole di Murano, Burano e Torcello, sono piccoli centri abitati caratteristici e autentici, che tolgono il fiato dalla bellezza e meritano di essere visti!

Il centro di Venezia è composto da ben 118 isolette, collegate tra di loro attraverso ponti. In particolare, Venezia è considerata un’immensa e unica isola pedonale, grazie al fatto che è impossibile poter utilizzare la macchina una volta attraversato il famoso Ponte della Libertà, che collega il centro storico alla terraferma. Le isole Venezia sono come stelle nel cielo e la laguna veneta un prezioso firmamento in cui perdere lo sguardo, cogliere i sogni e sciogliere le emozioni. Ma come non lasciarsi accecare da tutte queste possibili visioni? Vi daremo un tema, un obiettivo, un tempo, uno stimolo. Un primo assaggio che stuzzichi l’immaginazione e la curiosità. Vogliamo presentarvi alcuni itinerari, dal punto di vista di chi la laguna la conosce, la respira e la ama. Suggestioni di viaggio da vivere anche in barca perché il territorio è acqua e terra. L’itinerario proposto va alla scoperta della parte settentrionale della laguna, tra Murano, Burano e Torcello. Alla base della sicura fama di Murano e Burano c’è sicuramente una spiegazione storica: le prime due isole caratterizzate da conosciutissimi mestieri: il vetro e i merletti, si sono mantenute popolose ed attive attraverso le varie epoche; e la terza, Torcello, sebbene abitata oggi da poco più di una decina di abitanti, si possono ricondurre le origini di Venezia, e perché si può ammirare uno dei più antichi complessi religiosi d’Europa. In questo percorso si riacquista la visione dell’antica dimensione territoriale veneziana, fatta di acqua e di terra, idea che scomparve nel corso del 1800, quando Venezia venne allacciata alla terraferma mediante il ponte ferroviario.

Murano

è l’isola più grande della Laguna, dopo Venezia, con una popolazione di 30.000 abitanti. L'isola è famosa in tutto il mondo per la vendita di vetro soffiato e per il Museo del vetro, la Chiesa di San Donato e le fornaci dove è possibile vedere come nasce il vetro soffiato. Moltissimi visitatori prendono i vaporetti per esplorare il Museo del Vetro, dedicato alla storia della produzione vetraria nel corso dei secoli, e per acquistare i souvenir artigianali locali. La Chiesa di Santa Maria e San Donato, in stile romanico, ha un pavimento con mosaici colorati e, secondo la leggenda, ospita le ossa del drago ucciso dal santo. Per secoli la vita di questa piccola isola ruotò intorno ai forni dove viene soffiato il vetro. Murano ha la forma di una piccola Venezia ed è composta da 9 piccole isole unite da ponti nel mezzo del Canal Grande. Dall'ottavo secolo inizia questa tradizione con la nascita dell'arte di lavorazione del vetro in un modo squisito e sottile che l'ha resa famosa. Al fine di evitare incendi sulla terraferma che potrebbero essere prodotti durante il processo di produzione di vetro, Murano è stata eletta come fabbrica «galleggiante», qui i vetrai trasformano la sabbia in vetro usando aria e fuoco per creare pezzi magnifici.

Torcello

è la prima isola abitata della Laguna e al giorno d’oggi conta solo dieci abitanti al suo interno, nonostante mille anni fa i torcellani fossero più di trenta mila e lo scrittore Ernst Hemingway ha trascorso qui un lungo periodo della sua vita. Torcello è un luogo che consigliamo a tutti quei turisti curiosi di fare un vero e proprio salto nel passato della storia veneziana, appassionati di ambienti tranquilli e calmi. Un’altra caratteristica rilevante di questa isola è rappresentata dai fenomeni naturalistici che si possono ammirare da qui, come l’innalzamento del livello delle acque (eustatismo) e il conseguente abbassamento del suolo marino (subsidenza). Vi consigliamo inoltre di visitare i resti della Chiesa di San Giovanni Evangelista, un monastero benedettino demolito intorno alla prima metà del XIX secolo, e di percorrere il famoso Ponte del Diavolo che vi condurrà al centro dell’isola attraverso un sentiero recentemente restaurato, evitando così le affollate calli che sono intorno al centro storico. È attualmente un'isola con solo diciassette residenti, ma senza dubbio il suo prezioso patrimonio archeologico e la tranquillità dell'isola la rendono una destinazione turistica popolare. L'attrazione principale è la Cattedrale dell'Assunzione, fondata con delle opere bizantine del XI e XII secolo, che comprende diversi mosaici. Un'altra attrazione dell'isola è la chiesa di Santa Fosca dell'undicesimo e dodicesimo secolo, è circondata da un portico a forma di croce greca e un museo con due palazzi del XIV secolo. Dopo la caduta dell'Impero Romano, Torcello era una delle prime isole lagunari popolate, qui i veneziani fuggirono dalla terraferma per rifugiarsi dalle ripetute invasioni barbariche. Fu a lungo controllato dai Bizantini. Dal XII secolo in poi il periodo di crescita di Torcello finì a causa delle crescenti paludi e con loro della malaria, ragione per cui la popolazione lasciò l'isola.

Burano

è conosciuta in tutto il mondo per il suo merletto artigianale, anche oggi possiamo vedere le signore sedersi alle porte delle loro case colorate per tessere un merletto meraviglioso decorato in modo insolito e bello. Una piccola isola situata a 9 km a nord di Venezia e abitata da circa 3000 persone. Questa è un'isola molto tranquilla con case graziose dipinte con colori vivaci, con canali al posto di strade e barche invece di automobili. L'isola di Burano è in realtà un piccolo arcipelago di 5 isole collegate attraverso ponti. Nel XVI secolo il merletto di Burano è diventato il più famoso d'Europa e nel 1872 fu creata la prima scuola del merletto, conosciuta come «Scuola dei Merletti». Anche se è possibile vedere e acquistare queste belle opere, i pezzi autentici costano molto e sono difficili da trovare poiché la loro elaborazione può richiedere molte settimane. Sulla piazza dell’ isola di Burano si affaccia la chiesa di San Martino, oggi l'unica chiesa officiata nell'isola. Famoso il suo campanile, caratterizzato da una forte pendenza dovuta al parziale cedimento dei suoi basamenti, fondati, come alcune parti di Venezia, su palafitte. All'interno di pregevole fattura la Crocifissione del Tiepolo (1725). La caratteristica principale di Burano è inoltre rappresentata dai colori variopinti delle case che decorano l’intera isola. La spiegazione del perché le abitazioni abbiano questi colori così vivaci è legata alla credenza popolare che i marinari che si allontanavo per intere stagioni dalla Laguna potessero riconoscere da lontano la loro residenza, nonostante ci potesse essere una situazione meteo avversa, come temporali e fitta nebbia.

In realtà, dipingere le case con varie tonalità di colore è una pratica abbastanza recente, dovuta al fatto che le case sono alte e strette e quindi in questo modo può essere più facile delimitarne i confini.

L’isola di San Francesco del Deserto

Secondo la tradizione quest’isola, che veniva chiamata de Do Vigni, fu il luogo dove approdò San Francesco d’Assisi di ritorno da un viaggio in una barca veneziana dalla Terra Santa e accolto dal canto degli uccellini. Pochi anni dopo la morte del Santo, venne eretta la prima chiesa in onore al Santo e successivamente venne edificato un convento. Dopo la successione di alcuni eventi che portarono la chiesa e il convento a delle condizioni di decadenza totale, venne restaurata nel 1858 si riuscirono a recuperare le absidi dell’oratorio e le fondamenta dell’antica chiesa duecentesca. Oggigiorno questo è un luogo di preghiera per molti francescani. L’isola di San Francesco è facilmente raggiungibile in battello da Burano ed è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17, esclusi i lunedì. All’interno vengono organizzate delle visite guidate con un frate francescano che vi aiuterà a capire al meglio la storia del luogo. Avrete l’opportunità di visitare il giardinetto del convento e ammirare alcune opere d’arte e dipinti.

Come arrivarci:

In macchina: prendendo la superstrada SS38 per Merano, e successivamente l'autostrada A22 direzione Trento, seguendo per Venezia.

Treno: Arrivare in treno fino a Chiasso con SBB, cambiare con un treno Trenitalia per Milano e successivamente ricambiare per Venezia.

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