LA TUA VACANZA IN CADORE
- Michela Dal Toso
- 9 apr 2020
- Tempo di lettura: 7 min
L'ambiente ideale per "tuffarsi" nel cuore delle Dolomiti Patrimonio dell'UNESCO, respirando il profumo dei boschi, ascoltando il verso delle marmotte e ammirando i colori intensi dei pascoli, degli specchi d'acqua alpini e delle pareti dolomitiche rosso fuoco al tramonto.

Il Cadore è una regione storico-geografica italiana, situata nell'alta provincia di Belluno in Veneto, appartiene interamente alla zona montuosa delle Dolomiti Orientali, confina con l’Austria, il Trentino-Alto Adige, la Carnia e la provincia di Pordenone. È ricco di gruppi montuosi ed altre peculiarità ambientali e paesaggistiche. A solo un paio d’ore di auto da Venezia, il Cadore è un area che comprende i paesi dell’alto e del centro Cadore, uniti con lo scopo di dare al turista un’offerta completa per i suoi soggiorni di vacanza, d’estate come d’inverno. I comuni che ne fanno parte sono: San Vito, Borca, Vodo, Valle, Cibiana, Pieve, Calalzo e Auronzo, ognuno con le sue peculiarità e le sue meraviglie tutte da scoprire. In Cadore troviamo alcune delle cime dolomitiche più conosciute, oggi Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco: Antelao, Tre Cime di Lavaredo, Marmarole, Pelmo, Sorapiss vette leggendarie e di potente bellezza. È composto da un territorio ricco di bellezze paesaggistiche e naturali, dove le tradizioni e la storia sono ancora ben radicati nelle persone: davvero un patrimonio unico per il turista più attento e alla ricerca di emozioni originali. Non solo sport e benessere, il Cadore è cultura e storia, culla che raccoglie i segni dell'umanità fin dai tempi più antichi, teatro di sanguinosi conflitti, patria del pittore Tiziano, fonte di ispirazione per poeti e scrittori. Da San Vito a Domegge, una serie di musei all'aperto e musei tradizionali, testimonianze, chiese e oggetti preziosi che raccontano il cammino dell'uomo. Altro vanto di questa regione sono i boschi di abeti, faggi e larici, la cui pregiata legna ha sempre costituito la maggiore fonte di reddito della zona. Nei secoli scorsi il legname veniva trasportato lungo i corsi d’acqua e i laghi fino alla pianura, dove veniva commercializzato e la Repubblica Serenissima lo impiegava per scopi civili e militari. Dal secondo dopoguerra ad oggi, l’attività industriale caratteristica del Cadore è quella degli occhiali. Il turismo rimane uno dei settori portanti dell’economia locale, offrendo soggiorni dai pregi esclusivi: nei mesi invernali, la montagna vanta uno dei paesaggi più suggestivi delle Dolomiti, con impianti e piste adatte a tutti i livelli, circuiti per lo snowboard, gite organizzate in motoslitta, pattinaggio su ghiaccio ed accoglienti rifugi a completare il quadro della vacanza invernale perfetta.
Alcune tra le bellezze da visitare:

Il lago di Misurina
Il Lago di Misurina, conosciuto anche come «Perla delle Dolomiti» per la sua bellezza, è il bacino naturale più vasto del Cadore, situato a Misurina, frazione di Auronzo di Cadore. Come un gioiello incastonato tra le Dolomiti UNESCO, il lago sorge a 1756 m s.l.m. ed è noto, oltre che per il suo incanto, anche per le proprietà terapeutiche che offre grazie al suo microclima particolarmente salubre. Attorno al lago di Misurina si aprono alcune tra le vette più belle delle Dolomiti: le Tre Cime di Lavaredo, il Sorapiss, i Cadini e il Cristallo. È il luogo ideale per intraprendere piacevoli escursioni a contatto con la natura, adatte sia alla famiglie che ad esperti escursionisti, ma anche per trascorrere piacevoli momenti di relax. Inoltre, il lago di Misurina è considerato anche «oasi del buon respiro» poiché presenta un particolare microclima benefico e un’aria balsamica ottimali per chi soffre di disturbi respiratori. Nei pressi del lago, lungo la strada che da Misurina conduce al Rifugio Auronzo e alle Tre Cime di Lavaredo, è collocato un altro bacino naturale dal rilevante interesse naturalistico: il lago di Antorno.Inserito nell’affascinante contesto delle vette dolomitiche, il lago di Antorno è un ottimo punto di partenza per escursioni verso il gruppo montuoso del Sorapiss, il monte Piana, i Cadini di Misurina e le famose Tre Cime di Lavaredo. Il lago, raggiungibile facilmente in auto, è l'deale per chi pratica la pesca sportiva in estate, ma anche per chi desidera un momento di relax immerso nella natura.

Tre Cime di Lavaredo
Le Tre Cime di Lavaredo sono situate al confine tra l'estremo nord della provincia di Belluno e della zona dell’ Alta Pusteria nell'Alto Adige. Sono forse le montagne più conosciute al mondo, le più fotografate e le più presenti sulle cartoline e sui calendari di tutto il mondo. Facilmente raggiungibili e storicamente importanti, sono da sempre una meta turistica molto frequentata dagli amanti della natura per i panorami offerti e per quella loro struttura così unica. Hanno richiamato inoltre nel corso dei decenni, moltissimi scalatori, alpinisti e negli ultimi anni amanti del free climbing e dell'arrampicata sportiva. Sulle Tre Cime di Lavaredo, sono infatti tantissime le vie alpinistiche classiche, di qualunque grado, che sono state create. Numerosi sono i sentieri che si possono intraprendere con partenza dai tre rifugi - Locatelli, Auronzo, Lavaredo - adatti ad ogni tipo di camminatore, diversi i laghetti che si possono ammirare. Per quelli più allenati, c'è l'escursione che dal Rifugio Auronzo porta al Rifugio Locatelli con una ferrata in vetta al Monte Paterno. Le Tre Cime sono inoltre solcate dall'Alta Via n. 4. Possono essere raggiunte anche in mountain bike: diversi sono gli itinerari che permettono di avvicinarsi o raggiungerle. Uno di questi è ad esempio il giro dei tre laghi, un percorso ad anello di 60 km con partenza e arrivo a Dobbiaco passando per i laghi di Dobbiaco, Landro e Misurina e salendo poi ai rifugi Auronzo e Lavaredo.

Pieve di Cadore
Situata all'incrocio tra la valle del Piave e la valle del Boite, Pieve di Cadore si fregia del titolo di Città d'arte e di Città murata del Veneto. Questa graziosa cittadina di montagna ha origini antiche, testimoniate dai ritrovamenti nel territorio circostante di alcuni reperti paleoveneti, romani e celtici, ora esposti nel Museo Archeologico allestito nel Palazzo della Magnifica Comunità del Cadore. La cittadina diede i natali al grande pittore Tiziano Vecellio, di cui si può ammirare la casa, dichiarata monumento nazionale. All'interno della Chiesa di Santa Maria Nascente ritroviamo invece l'arte del Tiziano espressa in preziose opere come «La Madonna con bambino». Di particolare interesse il sobrio Palazzo Jacobi-Solero che conserva pregevoli soffitti in legno e archi in pietra, e il Palazzo Sampieri-Vallenzasca, situato a fianco della casa natale del Tiziano, che custodisce un affresco attribuito al Maestro ancora bambino. Inoltre a Pieve è nato il Museo dell'Occhiale ospitato a Palazzo COS.Mo. Qui sono esposte le splendide collezioni di occhiali, astucci, strumenti ottici, binocoli, cannocchiali, che ripercorrono la storia di questo prezioso strumento e dal Medioevo ai giorni nostri.

San Vito di Cadore
San Vito di Cadore, un paese di montagna situato nella parte nord del Veneto, a poca distanza da Venezia, è posizionato ai piedi di maestose montagne. Il monte Antelao, che, con i suoi 3.264 m di altezza, è la seconda montagna più alta dopo la Marmolada ed è per questo anche conosciuto come Re delle Dolomiti; il monte Marcora, che fa parte del gruppo del Sorapiss, uno dei gruppi montuosi più importanti delle Dolomiti; il monte Pelmo, altrimenti noto come el Caregón de 'l Padreterno (il Trono del Padreterno). San Vito è collocato a 1011 metri sul livello del marte, a soli 11 chilometri da Cortina d'Ampezzo, in un'ampia conca verdeggiante nel cuore delle Dolomiti bellunesi, e costituisce uno strategico punto di partenza per escursioni adatte sia ad alpinisti esperti, sia a chi le montagne preferisce ammirarle dal basso.

Cibiana di Cadore
Uno dei principali motivi che attrae turisti a Cibiana sono i suoi Murales, che la identificano appunto come «Paese dei Murales» o «Paese che racconta la sua storia». Queste pitture, eseguite da artisti autorevoli giunti non solo dall'Italia ma anche dal Giappone e dall'ex URSS, sono disseminate sulle pareti delle case e ne raccontano la storia. I muri del paese parlano ai passanti di arti, mestieri, feste, leggende e della vita di un tempo, fungono da memoria collettiva e abbelliscono l'abitato come accadeva nelle città medievali italiane. Dal 1980 si è andato così a formare un museo all’aperto che vanta ben 50 affreschi che danno vita ad un percorso artistico unico nel suo genere. Sulla cima del Monte Rite, accanto al rifugio, un forte di guerra si è vestito a nuovo e ospita oggi il museo più alto d'Europa: il Messner Mountain Museum Dolomites o Museo nelle Nuvole. Qui un patrimonio di reperti, foto, studi e opere d'arte raccontano la storia dell’esplorazione e dell’alpinismo dolomitico.

La Lunga Via delle Dolomiti
La lunga Via delle Dolomiti è una delle più spettacolari piste ciclabili d'Europa, per pedalare negli scenari mozzafiato delle Dolomiti. La strada attraversa gli antichi borghi della Valle del Boite e copre più di 30 chilometri, con punti di ristoro, panorami eccezionali e importanti siti storico-culturali. Il percorso è parte della Ciclovia dell' Amicizia che va da Monaco a Venezia!La partenza ideale è dalla stazione ferroviaria di Calalzo, oppure altro innesto consigliabile è da Pieve di Cadore. Scendere la stradina accanto alla casa del Tiziano per alcune centinaia di metri dove si recupera il percorso proveniente da Calalzo. A Valle di Cadore si susseguono numerose spettacolari gallerie, tutte ben illuminateIl percorso si snoda con pendenze costanti e larghi curvoni intervallato dai caratteristici edifici delle ex stazioni, vagamente in stile liberty alpino. A Borca di Cadore il paesaggio si apre in un'ampia radura con un colpo d'occhio da lacrima per le quinte rocciose dell'Antelao e del Pelmo. È un itinerario ciclabile spettacolare, inserito tra le montagne più affascinanti al mondo, le DOLOMITI patrimonio dell’umanità. Dalle Tofane alle Marmarole, passando ai piedi del Pelmo, del Sorapis e dell’Antelao, dove le guglie dolomitiche emergono da fitti boschi e si specchiano in laghi e corsi d’acqua. Pedalare nelle Dolomiti è un’esperienza unica che ti farà scoprire le bellezze architettoniche, le tradizioni ed i sapori di questi luoghi ricchi di storia e di intramontabili leggende. Attraversando i comuni di Cortina, San Vito di Cadore, Borca di Cadore, Vodo di Cadore, Valle di Cadore, Pieve di Cadore e Calalzo di Cadore, la pista ciclabile realizzata sul percorso dell’ex ferrovia tocca alcune fra le più gradevoli
località turistiche del Bellunese, offrendo al visitatore la possibilità di ammirare uno scenario costellato da maestose cime e di conoscere luoghi densi di storia.

Come arrivarci:
Treno/bus: l’area è servita dalle stazioni di Calalzo-Pieve di Cadore-Cortina (linee da Venezia e Padova) e di Dobbiaco (Val Pusteria); si può proseguire poi con servizi di autocorrie-re della Dolomitibus e della SAD.
Auto: da sud (Val Belluna) mediante l’Autostrada A27 e la Strada Statale n. 51 d’Alemagna; da est (Friuli) tramite il Passo della Mauria, Casera Razzo o Cima Sappada; da nord (Alto Adige) percorrendo il Passo Monte Croce Co- melico, il Passo di Cimabanche o il Passo Valparola; da ovest (Agordino e Zoldano) valicando il Passo Falzarego, Giau o Cibiana.
Aereo: gli aeroporti più vicini sono Venezia “Marco Polo” (135 km) e Treviso “S. Angelo” (100 Km). Serviti anche da transfer (autobus) CortinaExpress.
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