Il cantante, prosegue con il tour di «Azzurro» in due città svizzere: Sabato 9 maggio sarà a Zurigo, e Giovedì 25 giugno a Lugano
Il tour, già partito nel 2018 per la celebrazione dei 50 anni di «Azzurro» il primo brano interpretato allora da Adriano Celentano, che ha portato Paolo Conte ad essere conosciuto in Italia e nel mondo. Ha registrato sold out su tutte le date nel 2019 e adesso prosegue tra Europa e Italia. Venerdì 9 novembre 2018 è uscito «Live in Caracalla – 50 years of Azzurro», il nuovo disco di Paolo Conte registrato dal vivo alle Terme di Caracalla a Roma insieme ad un’Orchestra composta da musicisti d’eccezione. Conte è uno dei più originali cantautori italiani, dal carattere schietto e sensibile, sempre a contatto con le pulsioni più vive di un animo di stampo jazzistico e latino-americano. Attraverso il suo coerente operato ha costituito una delle esperienze cardinali della canzone italiana e del genere cantautorato. Il suo stile nasce dall'accordo tra le ninnananne di Leonard Cohen, la sensibilità da cantastorie parigino di inizio '900, le big band jazz di Duke Ellington e Bix Beiderbecke, la sensibilità del song jazz-pop di Hoagy Carmichael e della chanson di Jacques Brel. Paolo Conte nasce il 6 gennaio 1937 e già da adolescente coltiva la passione per il jazz classico americano, suonando il vibrafono in piccoli complessi della sua città, Asti. Il suo approccio con la musica lo ha visto impegnato nel ruolo di pianista e voce, oltre che la grande capacità di paroliere, dunque di adattare i versi e le parole a composizioni musicali. Ha svolto la mansione di avvocato durante il corso della sua lunga carriera e allo stesso tempo si è dedicato al mondo della musica. Il cantante ha prodotto anche varie composizioni per altri musicisti grazie alle quali ha lavorato al fianco di artisti di grande fama internazionale. Tuttavia, verso la metà degli anni settanta, Conti ha deciso di abbandonare la sua attività di avvocato per dedicarsi esclusivamente alla musica a tempo pieno. Nella metà degli anni '60 scrive una serie di canzoni portate al successo da grandi interpreti della musica italiana: «Azzurro» per Adriano Celentano, «Insieme a te non ci sto più» per Caterina Caselli, «Tripoli '69» per Patty Pravo e altre ancora. Nel 1974 pubblica il primo album, omonimo, cui segue un secondo LP, nel 1975, intitolato per l’appunto «Paolo Conte». Nel 1981 presenta al Club Tenco il nuovo album, «Paris Milonga» e nel 1982 pubblica «Appunti di viaggio» che sancisce il suo status di grande protagonista della musica italiana. Dopo due anni di silenzio pubblica un altro disco omonimo e inizia a suonare in Francia, conquistando il pubblico d'oltralpe. Quelle che dovevano essere poche date al Theatre de la Ville si trasformano in un bagno di folla: i transalpini impazziscono per Paolo Conte, consacrandolo di fatto autore di culto ben prima degli italiani. La tournee viene registrata e dà vita all'album «Concerti», pubblicato nel 1985. Il doppio album «Aguaplano» del 1987 preclude ad una lunga tournee internazionale che lo vede esibirsi in Europa, in Canada e negli Stati Uniti. Nel 1990 esce «Parole d'amore scritte a macchina» cui segue «Novecento» nel 1992, uno splendido disco in cui i temi della musica tipica dell’ artista sono ben mescolati con sonorità hot jazz della scena musicale americana. Un'altra lunghissima tournee internazionale porta alla pubblicazione di due album doppi dal vivo, «Tournee» e «Tournee2». Nel 1995 esce un nuovo album da studio, «Una faccia in prestito»: studiato, preparato, coltivato con amore e cure infinite, lavorando con un team di base composto dal contrabbassista Jino Touche, dal batterista Daniele Di Gregorio e dal fisarmonicista e polistrumentista Massimo Pitzianti, con altri interventi dei suoi musicisti. Nell'autunno del 1995, Paolo Conte torna in sala di incisione per registrare un nuovo LP dal titolo «Una faccia in prestito». Questi è il suo album più maturo di sempre. Dentro ci sono gli elementi tipici della "canzone alla Paolo Conte" che non smettono mai di stupire. Nel 2000 si è dedicato esclusivamente allo sviluppo di un suo vecchio progetto di un musical basato sulla Parigi anni '20, «Razmataz», somma di tutte le influenze assorbite negli anni dall'artista e dove trovano posto, in linea con l'intento multimediale del progetto, le espressioni pittoriche di Conte. L'arte figurativa è da sempre la sua seconda e non troppo segreta passione. I suoi due strumenti, il pianoforte e la voce faranno da battistrada a una delle contaminazioni più seducenti di sempre, almeno nei rispetti del panorama del cantautorato italiano, e insieme contribuiranno al non trascurabile merito di aprire le porte alla riscoperta classica della musica jazz in Italia, fino ad allora tenuta a forza nell'oscurità. Il Conte interprete, in ultima analisi, si pone come canzoniere decadente, distaccato, obliquo e nobile a un tempo, con un timbro vocale roco e profondo, soavemente sferzante, pungente e anti-retorico, che ha fatto di lui un grandissimo artista.
Lista concerti:
Venerdi 07.02.2020–Philarmonie im Gasteig, München (D)
Sabato 21.03.2020–Gran Teatro Geox, Padova (IT)
Giovedì 30.04.2020–Teatro Ariston, Sanremo (IT)
Sabato 09.05.2020–Samsung Hall, Zurigo (CH)
Giovedì 25.06.2020–Piazza Riforma, Lugano (CH)
Venerdì 03.07.2020–Wiener Staadsoper, Vienna (A)
Venerdì 24.07.2020–Lucca Summer Festival, Lucca (IT)
Mercoledì 02.10.2020–Parc des Oiseaux, Villars-les-Dombes (F)
Info & Prevendite
Data: sabato 09.05.2020
Luogo: Samsung Hall, Zurigo
Ora: 20.00
Data: giovedì 25.06.2020
Luogo: Piazza Riforma, Lugano
Ora: 21.00